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Il testo pubblicato
da Piero Pirovano
Regione Lombardia e aborto. Non facciamoci abbindolare
Il cardinale Angelo Bagnasco dice il vero quando afferma che La gente non si fa più abbindolare da niente e da nessuno. La gente però deve essere informata di quanto avviene nelle segrete stanze quando si decidono, per esempio, le alleanze in vista delle elezioni regionali in Lombardia il 24-25 febbraio prossimi.
È proprio per questo che desidero far sapere, come testimone oculare, come si sia evoluta l’iniziativa degli allora consiglieri regionali Udc Valerio Bettoni ed Enrico Marcora una settimana prima del convegno noto come Todi 2 (21-22 ottobre 2012) .
A seguito di quell’evento, è stata formata la lista Centro Popolare Lombardo in coalizione con la sinistra a sostegno di Umberto Ambrosoli, affermando la necessità di una nuova fase politica in forte discontinuità con la fase formigoniana, considerata la gravissima crisi morale e politica esplosa in Lombardia.
Enrico Marcora in un comunicato del 25 gennaio scorso afferma che “Ambrosoli si è dimostrato attento ai temi etici riconoscendo nel capitolo dedicato alla cultura dei diritti le nostre indicazioni sulla tutela della vita, della natalità e dei diritti dei bambini, interpretando l’applicazione della 194 in tutte le sue finalità, comprese quella della prevenzione e del sostegno alle donne che scelgono per la vita”, ma non è proprio così. Nel programma pubblicato nel sito di Ambrosoli, infatti, si afferma che in tema di sanità, occorre pronunciarsi per la piena attuazione della legge 194 in tutte le sue declinazioni, garantendone l’applicazione in tutta la regione, anche in presenza di medici e infermieri obiettori di coscienza
Del resto già nell’intervista pubblicata da l’Espresso il 6 dicembre 2012, Ambrosoli si era dichiarato preoccupato più del buon funzionamento della macelleria dell’aborto, messa in crisi da “una larghissima obiezione di coscienza”, che della sua prevenzione. Sostiene altresì il superamento della forma di famiglia così come è descritta nella Costituzione, nonché il cosiddetto testamento biologico .
A questo punto ritengo condivisibile l’atteggiamento dell’Unione di centro lombarda che, nel suo programma elettorale, indica quali saranno i pilastri su cui si reggerà la sua azione in Consiglio regionale. Questo il primo: La difesa e la promozione della vita e della salute della persona costituiscono l’elemento primario di ogni politica: la vita dal concepimento alla morte naturale….. Così mi sono messo a disposizione dell’Udc e sono candidato al consiglio regionale nella circoscrizione di Milano.
postato il 2013-02-19 15:35:40
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