Con SOLIDARIETÀ , Libertà, Giustizia e Pace il diritto alla vita al centro della politica

Il testo pubblicato da Piero Pirovano

Con il Diritto alla vita, difendiamo la democrazia
Il nuovo Parlamento italiano è la più sincera espressione del volere popolare? Mi sono posto questa domanda dopo aver letto i risultati delle elezioni politiche del 13-14 aprile 2008, che hanno determinato l’uscita dal Parlamento di partiti e movimenti politici di destra e di sinistra, che non sono riusciti a superare lo sbarramento del 4 per cento a livello nazionale nel voto per la Camera dei Deputati e quello dell’8 per cento a livello regionale nel voto per il Senato della Repubblica. Mi sono chiesto e mi chiedo se tutto ciò sia un bene, anche se molti degli esclusi, forse la gran parte, sono politicamente avversari di SOLIDARIETÀ, considerato che per costoro la legge 194/1978 sull’aborto procurato è ancora un tabù da non toccare, così come ufficialmente lo è per i partiti rappresentati. A questa domanda mi sono risposto senza esitare: non è un bene. E con il passare dei giorni questa mia convinzione si rafforza.
Del resto, noi di SOLIDARIETÀ, non a caso, abbiamo scelto di impegnarci affinché lo Stato sia la più sincera espressione del volere popolare e per questo domandiamo la riforma dell'istituto parlamentare sulla base della rappresentanza proporzionale. Lo abbiamo fatto lanciando al Paese il Nuovo Appello ai Liberi e Forti (Milano - Pergusa, 21-25 maggio 2003) e l’Appello agli europei coraggiosi e di buona volontà. (Cracovia, 17 marzo 2007): perché gli Stati siano la più sincera espressione del volere popolare, domandiamo la riforma degli istituti parlamentari sulla base della rappresentanza proporzionale.
Che fare allora qui in Italia nei prossimi mesi? A mio avviso, noi di SOLIDARIETÀ dovremo partecipare al dibattito sulle riforme costituzionali e sulla riforma elettorale. Quando riprenderà l’iter per la celebrazione del referendum Segni-Guzzetta sulla legge elettorale nella primavera 2009, noi di SOLIDARIETÀ saremo in prima fila nell’opporci alla deriva verso il bipartitismo.
Obiettivo del referendum Segni-Guzzetta è, infatti, il superamento del bipolarismo con un bipartitismo bloccato senza voti di preferenza, cioè il consolidarsi di una forma-Stato già oligarchica (senatori e deputati sono stati nominati e non eletti), in cui possano comandare solo i cosiddetti poteri forti (lobby finanziarie e massoniche), alfieri del pensiero unico e del relativismo. Noi di SOLIDARIETÀ, con il Diritto alla vita di ogni essere umano sin dal concepimento, difendiamo la democrazia.

postato il 2008-05-15 22:30:18

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