Con SOLIDARIETÀ , Libertà, Giustizia e Pace il diritto alla vita al centro della politica

Il testo pubblicato da Piero Pirovano

Eluana, un caso che chiede un maggiore impegno pro Life
Ora tocca solo a Beppino Englaro dire la parola fine alla vita terrena di sua figlia Eluana, in stato vegetativo dal 1992 in seguito ad un incidente stradale. lo ha deciso la Corte di Cassazione dichiarando inammissibile il ricorso con il quale la Procura di Milano si era opposta al decreto con il quale, nel luglio scorso, la Corte di Appello di Milano aveva autorizzato a sospendere l' alimentazione artificiale con la quale, in questi anni, Eluana è stata nutrita. La notizia ha provocato in me insieme un senso di gelo e un rafforzamento del desiderio di vedere finalmente l'affermazione di un progetto come quello di SOLIDARIETA affinché al centroi di ogni politica vi sia il diritto alla Vita di ogni essere umano dal concepimento e lungo l'arco del suo sviluppo sino alla morte naturale.
Un senso di gelo. Da padre, come sono, mi chiedo come un padre possa desiderare la morte di una propria figlia, sia pure come nel caso certamente doloroso e angosciante come quello di Eluana Englaro. Mi chiedo come un padre, umanamente, possa lasciar morire di fame e di sete una figlia, sia pure adeguatamente sedata.
Un sempre maggiore impegno pro Life. La vicenda giuridica di Eluana dimostra come la vita umana non sia adeguatamente protetta dalla legge. Non è protetta all'inizio della vita (il bambino non ancora nato può essere legalmente ucciso con l'aborto procurato). Non è sufficientemente protetta, come si vede, quando l'essere umano si trova in difficoltà a causa di gravissimi traumi o di malattie invalidanti.
Come non essere pertanto arciconvinti della necessità di riformare la legge sull'aborto procurato, affinché sia reale la tutela della maternità, e della necessità di respingere ogni tentativo (anche solo mascherato) di introdurre nella legislazione l'eutanasia legale?
Per quanto mi riguarda personalmente sono più che determinato nel proseguire il cammino iniziato sul finire del 2002 con la fondazione di SOLIDARIETA (www.solidarieta-italia.eu) e nel domandare ai lettori di queste mia parole di associarsi in questa impresa certamente difficile e controcorrente che è SOLIDARIETA.
Infine un aneddoto di poche ore fa. Mi trovavo nell'ufficio di una autofficina. Ale due dipendenti che vi si trovavano ho dato la notizia: Ora potranno far morire di fame Eluana, ulteriore passo verso l'introduzione dell'eutanasia legale. Una delle due impiegate sbotta: Io sono favorevole all'eutanasia. In Italia non si può togliere la sofferenza, solo perché c'è il Papa. Io le ho risposto: Togliere la sofferenza è altra cosa, con l'eutanasia si toglie la vita. Poi le ho spiegato che si può procedere in due modi: con l'eutanasia attiva, cioè con una iniezione di veleno. Silenzio. o con l'eutanasia passiva, cioè con il sopprimere anche le cure ordinarie, l'idratazione e l'alimentazione, cioé con il lasciar morire di fame e di sete, come,ora, nel caso di Eluana. Noooo...così noooo...: ha replicato la giovane impiegata.
Concludo questo mio intervento, con questo aneddoto, per dare speranza, nonostante tutto. La risposta di questa giovane impiegata dimostra che la parola eutanasia fa ancora orrore, se correttamente spiegata nel suo significato.
Quindi, caro lettore, abbi coraggio e aiutaci a far trionfare la Vita sulla morte.

postato il 2008-11-13 19:35:34

Commenti postati dagli elettori
Eluana: Ascolta. lecco 17-01-2009

Salve, volevo graziare tutti voi per aver organizzato l'evento dello scorsa settimana a Lecco. Le testimonianze ascoltate, per altro molto sentite, anche emotivamente, sia da parte dei testimoni, sia da parte di chi le ascoltava. Tastimonianze che hanno danno una nuova luce sulla vicenda specifica, ma ancora di più sui valori quale la vita, la sofferenza e la speranza. Volevo segnalarVi che oltre ai presenti all'evento nella giornata di sabato, grazie alla tecnologia, fino ad oggi hanno potuto partecipare altre 200 persone online. I video sono stati resi pubblici tramite youtube con questa descrizione: Eluana: Ascolta. Lecco 17 gennaio 2009 http://www.youtube.com/watch?v=PTQrDNaNeHA Eluana: lettera di Crisafulli - Lecco 17 gennaio 2009 Eluana: Lettera fam. Crisafulli - Lecco 17 gennaio 2009

postato da daniele salpietro il 2009-01-19 11:00:01
solo il silenzio

Non sono affatto d'accordo circa il clamore che circonda il caso della povera Eluana Englaro. Da cattolici dovremmo soltanto adoperarci affinché il legislatore non offra il fianco a coloro che desidererebbero, al riparo della legge, decidere sulla vita e sulla morte, e niente altro, tantomeno fare fiaccolate. Nessuno di noi ha il diritto di intromettersi in una vicenda privata e piena di dolore e di pietà. Se il sig. Pirovano ed il suo movimento "Solidarietà" non comprendono questo, e non dimostrano neppure di avere rispetto verso il padre Beppino Englaro, ma anzi lo apostrofano con una durezza ed una incomprensione sconcertanti, utilizzandolo per la propria propaganda, credo che non avranno vita lunga socialmente e politicamente, mettendosi allo stesso livello delle frange più oltranziste del movimento radicale, che fa dimostrazioni per le tesi opposte. Come si permette Il Sig. Pirovano di adoperare frasi di questo tenore: "Un senso di gelo. Da padre, come sono, mi chiedo come un padre possa desiderare la morte di una propria figlia, sia pure come nel caso certamente doloroso e angosciante come quello di Eluana Englaro. Mi chiedo come un padre, umanamente, possa lasciar morire di fame e di sete una figlia, sia pure adeguatamente sedata"? Come si permette di giudicare un padre? La pietà umana e la prossimità della vera fede sono ben altra cosa che l'uso spregiudicato delle parole e la mancanza di misericordia. Ci vuole soltanto amore e rispetto e non propaganda e la fede si professa nei fatti e non a parole. Massimo Pinto

postato da Massimo Pinto il 2008-12-17 16:48:47