"... l'originario e inalienabile diritto alla vita è messo in discussione o negato sulla base di un voto parlamentare o della volontà di una parte — sia pure maggioritaria — della popolazione. È l'esito nefasto di un relativismo che regna incontrastato: il « diritto » cessa di essere tale, perché non è più solidamente fondato sull'inviolabile dignità della persona, ma viene assoggettato alla volontà del più forte. In questo modo la democrazia, ad onta delle sue regole, cammina sulla strada di un sostanziale totalitarismo. Lo Stato non è più la « casa comune » dove tutti possono vivere secondo principi di uguaglianza sostanziale, ma si trasforma in Stato tiranno, che presume di poter disporre della vita dei più deboli e indifesi, dal bambino non ancora nato al vecchio, in nome di una utilità pubblica che non è altro, in realtà, che l'interesse di alcuni. ..."

Dalla lettera enciclica di San Giovanni Paolo II Evangelium Vitae  - 25 Marzo 1995 -

Solidarietà si oppone alla deriva bipolarista

 Solidarietà boccia il progetto di legge di riforma elettorale Berlusconi-Renzi, attualmente all’esame della Camera dei Deputati, poiché non supera le obiezioni sollevate il 4 dicembre scorso dalla Consulta, dichiarando l’incostituzionalità della legge elettorale  n. 270 del 2005 . Il progetto in discussione non prevedendo il voto di preferenza e prevedendo invece un abnorme premio di maggioranza può essere, infatti, tranquillamente definito Porcellum.2  e, dunque, potrebbe, a sua volta, essere dichiarato incostituzionale.

Le eccessive soglie di sbarramento poi, unite al premio di maggioranza, avranno come sicuro effetto  che  parti importanti della popolazione, come già accade, non vengano rappresentate nel Parlamento, fatto questo decisamente negativo e non democratico, che consolida la deriva bipolarista, tendente al bipartitismo e al governo da parte di pochi (sistema oligarchico).

Solidarietà ritiene invece che il modo migliore per assicurare la massima rappresentanza nelle Istituzioni sia un sistema proporzionale, con voto di  preferenza.

Solidarietà chiede, infine, che venga abrogata la raccolta delle firme per la presentazione delle liste, considerato che diversi partiti, anche fra i più grandi, hanno prodotto firme  false pur di ottenere il quorum necessario per la presentazione delle liste stesse.

Questo comunicato, approvato con voto unanime dal Consiglio direttivo nazionale di Solidarietà può essere scaricanto in formato pdf cliccando sul seguente link: comunicato riforma elettorale


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