"... l'originario e inalienabile diritto alla vita è messo in discussione o negato sulla base di un voto parlamentare o della volontà di una parte — sia pure maggioritaria — della popolazione. È l'esito nefasto di un relativismo che regna incontrastato: il « diritto » cessa di essere tale, perché non è più solidamente fondato sull'inviolabile dignità della persona, ma viene assoggettato alla volontà del più forte. In questo modo la democrazia, ad onta delle sue regole, cammina sulla strada di un sostanziale totalitarismo. Lo Stato non è più la « casa comune » dove tutti possono vivere secondo principi di uguaglianza sostanziale, ma si trasforma in Stato tiranno, che presume di poter disporre della vita dei più deboli e indifesi, dal bambino non ancora nato al vecchio, in nome di una utilità pubblica che non è altro, in realtà, che l'interesse di alcuni. ..."
Dalla lettera enciclica di San Giovanni Paolo II Evangelium Vitae - 25 Marzo 1995 -
La procreazione non è un diritto, no al Manifesto Zamagni
Il webmagazine Il Domani d'Italia ha pubblicato, domenica 8 dicembre 2019, un articolo con il quale il presidente di Solidarietà, Piero Pirovano, ha spiegato perché non ha sottoscritto il documento noto come Manifesto Zamagni, pur condividendone il titolo: per la costruzione di un soggetto politico nuovo d’ispirazione cristiana e popolare. Nel documento si afferma che occorre consentire il diritto reale alla procreazione, una espressione se non altro ambigua che potrebbe portare anche alla maternità surrogata o utero in affitto. Per scaricare l'articolo cliccare sul seguente link: http://www.ildomaniditalia.eu/documento-zamagni-perche-dico-no/