"... l'originario e inalienabile diritto alla vita è messo in discussione o negato sulla base di un voto parlamentare o della volontà di una parte — sia pure maggioritaria — della popolazione. È l'esito nefasto di un relativismo che regna incontrastato: il « diritto » cessa di essere tale, perché non è più solidamente fondato sull'inviolabile dignità della persona, ma viene assoggettato alla volontà del più forte. In questo modo la democrazia, ad onta delle sue regole, cammina sulla strada di un sostanziale totalitarismo. Lo Stato non è più la « casa comune » dove tutti possono vivere secondo principi di uguaglianza sostanziale, ma si trasforma in Stato tiranno, che presume di poter disporre della vita dei più deboli e indifesi, dal bambino non ancora nato al vecchio, in nome di una utilità pubblica che non è altro, in realtà, che l'interesse di alcuni. ..."
Dalla lettera enciclica di San Giovanni Paolo II Evangelium Vitae - 25 Marzo 1995 -
Edicola
Avvenire
L'Osservatore Romano
Corriere della Sera
La Repubblica
La Stampa
Il Giorno
Il Giornale
Il Messaggero
Il Sole 24 ore
Il Mattino
La Nazione
Il Tempo
Libero
Il Resto del Carlino
Italia Oggi
Il Nuovo
Il Secolo XIX
Milano Finanza
Il Gazzettino
La Padania
Liberazione
Il Foglio
Il Tirreno
La Sicilia
Il Centro
L'Unità
Il Manifesto
Momento-Sera
Alto Adige
L'Avanti
Il Riformista
Unione Sarda
Gazzetta del Sud
La Gazzetta del Mezzogiorno
Gazzetta di Mantova
La Gazzetta di Modena
La Gazzetta di Reggio
Bresciaoggi
L'Eco di Bergamo