Con SOLIDARIETÀ - Libertà, Giustizia e Pace il diritto alla vita al centro della politica | ||
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Sul riconoscimento a ogni essere umano del diritto alla vita sin dal concepimento fino al suo termine naturale si fonda l'umana convivenza e la stessa comunità politica [...] Non ci sarà mai pace sino a quando tale diritto non sarà pienamente riconosciuto. dall'Appello agli europei coraggiosi e di buona volontà (Cracovia charter, 17 marzo 2007)
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BLOG di Piero Pirovano | ||
Regione Lombardia e aborto. Non facciamoci abbindolare
Il cardinale Angelo Bagnasco dice il vero quando afferma che La gente non si fa più abbindolare da niente e da nessuno. La gente però deve essere informata di quanto avviene nelle segrete stanze quando si decidono, per esempio, le alleanze in vista delle elezioni regionali in Lombardia il 24-25 febbraio prossimi. È proprio per questo che desidero far sapere, come testimone oculare, come si sia evoluta l’iniziativa degli allora consiglieri regionali Udc Valerio Bettoni ed Enrico Marcora una settimana prima del convegno noto come Todi 2 (21-22 ottobre 2012) . A seguito di quell’evento, è stata formata la lista Centro Popolare Lombardo in coalizione con la sinistra a sostegno di Umberto Ambrosoli, affermando la necessità di una nuova fase politica in forte discontinuità con la fase formigoniana, considerata la gravissima crisi morale e politica esplosa in Lombardia. Enrico Marcora in un comunicato del 25 gennaio scorso afferma che “Ambrosoli si è dimostrato attento ai temi etici riconoscendo nel capitolo dedicato alla cultura dei diritti le nostre indicazioni sulla tutela della vita, della natalità e dei diritti dei bambini, interpretando l’applicazione della 194 in tutte le sue finalità, comprese quella della prevenzione e del sostegno alle donne che scelgono per la vita”, ma non è proprio così. Nel programma pubblicato nel sito di Ambrosoli, infatti, si afferma che in tema di sanità, occorre pronunciarsi per la piena attuazione della legge 194 in tutte le sue declinazioni, garantendone l’applicazione in tutta la regione, anche in presenza di medici e infermieri obiettori di coscienza Del resto già nell’intervista pubblicata da l’Espresso il 6 dicembre 2012, Ambrosoli si era dichiarato preoccupato più del buon funzionamento della macelleria dell’aborto, messa in crisi da “una larghissima obiezione di coscienza”, che della sua prevenzione. Sostiene altresì il superamento della forma di famiglia così come è descritta nella Costituzione, nonché il cosiddetto testamento biologico . A questo punto ritengo condivisibile l’atteggiamento dell’Unione di centro lombarda che, nel suo programma elettorale, indica quali saranno i pilastri su cui si reggerà la sua azione in Consiglio regionale. Questo il primo: La difesa e la promozione della vita e della salute della persona costituiscono l’elemento primario di ogni politica: la vita dal concepimento alla morte naturale….. Così mi sono messo a disposizione dell’Udc e sono candidato al consiglio regionale nella circoscrizione di Milano. postato il 2013-02-19 15:35:40 leggi i commenti posta il tuo commento |
Lombardia 2013 - Perché sono candidato nella lista milanese UDC
Perché sono candidato nella lista UDC (candidato presidente Gabriele Albertini) nella circoscrizione di Milano e provincia? Ora vi spiego il motivo principale che mi ha indotto a mettermi a disposizione dell'UDC. Nel suo programma per le prossime elezioni regionali, a pagina 3, sono elencati i pilastri sui quali vuole reggersi l'UDC lombarda. Vi trascrivo le prime righe di questa pagina: La difesa e la promozione della vita e della salute della persona costituiscono l’elemento primario di ogni politica:la vita dal concepimento alla morte naturale; la salute sia in termini di prevenzione che di cura per tutti quali che siano le condizioni economiche e la provenienza di ogni persona. La famiglia quale cellula fondamentale della società sana come prevista dalla Costituzione del nostro Paese escludendo ogni forma surrettizia e/o equivoca.......... Vi confesso che ho letto e riletto più di una volta queste righe; non credevo ai miei occhi. È stata la prima volta che in un documento politico di area ex-dc ho visto scritto quelle due parole: dal concepimento. Mi sono così complimentato con il segretario regionale Christian Campiotti e mi sono messo a disposizione dell'UDC. Ora sono un candidato e devo cercare di avere almeno 3000 voti di preferenza per poter arrivare in zona elezione. Chiedo pertanto a tutti i lettori di questo blog, compresi i non residenti in provincia di Milano, di mobilitarsi a sostegno della mia candidatura. Come? Invitando gli eventuali amici residenti in provincia di Milano a votare UDC e scrivere PIERO PIROVANO nello spazio per la preferenza (sulla scheda di votazione scrivere il mio nome e cognome; diversamente, a causa della presenza in lista di un altro Pirovano, la preferenza verrebbe annullata). Il tutto può essere fatto con telefonate, messaggi di posta elettronica, tweet o sms. Chi desidera mettersi in contatto con me scriva a questo indirizzo: pirovano.piero@tin.it o telefoni al n. 3355420656. postato il 2013-01-26 15:17:09 leggi i commenti posta il tuo commento |
A proposito di Todi 2
Con questo intervento, riprendo la fatica di scrivere quel che penso anche in questo mio blog. Comunico pertanto quanto ho detto ieri mattina all'assemblea regionale lombarda della Rosa per l'Italia, presente Savino Pezzotta. Ho ricordato che, a differenza di altri, al compimento del mio ventunesimo anno (la maggiore età) decisi di iscrivermi alla Democrazia Cristiana, perché ritenevo logica una simile scelta, ritenendomi un credente e un cattolico. Allora stavo compiendo studi storici sulla nascita e sullo sviluppo del Movimento politico cattolico, da Romolo Murri a Don Luigi Sturzo e ad Alcide De Gasperi. Mi convinsi così che era necessaria e opportuna l'unità dei cattolici in politica, perché la diaspora non fa bene nemmeno all'Italia. E questa è tuttora la mia convinzione. Ho detto così che l'evento di oggi e domani noto come Todi 2, per me, rappresenta una speranza: che finalmente si riesca a superare la persistente diaspora in vista delle elezioni regionali della Lombardia e delle politiche 2013. Solo UNITI si può vincere; divisi sicuramente si perde. postato il 2012-10-21 09:43:45 leggi i commenti posta il tuo commento |
Un voto per una LOMBARDIA sempre più PER LA VITA E A MISURA DI FAMIGLIA
Il 28-29 marzo anche tu, che mi leggi, – scrivendo il mio cognome (PIROVANO) accanto al contrassegno dell’Udc, potrai collaborare nella realizzazione di una nuova politica per uscire dall’attuale crisi sociale ed economica. Insieme potremo iniziare a proporre un nuovo modello economico, sociale e politico fondato sul rispetto del diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento, in tutto l’arco del suo sviluppo sino alla morte naturale. La prima risorsa economica, infatti, è la Vita stessa. Invece,ad esempio, secondo la relazione 2009 del Ministero della Salute, nella nostra Lombardia, nel 2008, sono stati eseguiti 20.368 interventi abortivi. Nel 2014 mancheranno così all’appello 815 classi di scuola elementare, con tutte le immaginabili conseguenze sul piano sociale ed economico. Allora lavoriamo insieme affinché la nostra Regione proponga e utilizzi questo nuovo modello di sviluppo fondato sul diritto alla vita, anche con lo statuto. Questa carta deve impegnare la Regione ad attuare tutte le azioni positive a favore del diritto alla vita in ogni sua fase fin dal concepimento (il Consiglio regionale uscente non ha voluto scrivere nel nuovo statuto queste tre parole fin dal concepimento!). Il diritto alla vita è il primo dei diritti naturali, da cui partire nella realizzazione del bene comune. Tutto ciò comporta che la Regione difenda e promuova la famiglia, fondata sul matrimonio (Cost. art.29), struttura fondamentale della società, come richiede l’Appello del Forum delle Famiglie, che sottoscrivo pienamente. La scelta di questo nuovo modello determina l’impegno di perseguire anche questi obiettivi: a) la facilitazione dellʼaccesso al mercato del lavoro e dellʼabitazione. Sul piano economico, il bene comune, infatti, comporta il pieno sviluppo di politiche attive del lavoro, che assicurino a tutte le famiglie i mezzi di sostentamento. Una politica della casa a misura delle famiglie costituisce un impegno concreto di particolare rilevanza. b) un maggiore utilizzo delle fonti rinnovabili di energia, per soddisfare le esigenze primarie della popolazione; c) la tutela dei diritti dei migranti. Una politica per il bene comune considera positivamente lʼaccoglienza degli immigrati regolari. d) una sanità che metta davvero al centro il malato. Gli ospedali non devono essere aziende, ma servizi alla persona sofferente. Con questo modello – sia chiaro – non ci sarà spazio per la corruzione e i favoritismi. L’amministrare la cosa pubblica deve essere considerato come un servizio alla comunità, non come una modalità di arricchimento personale. Tanto per cominciare, già nella prima seduta, il nuovo consiglio regionale potrebbe dare un segnale in questa direzione, riducendo del 20 per cento in cinque anni le indennità di presidente, assessori e consiglieri. postato il 2010-03-09 16:08:42 leggi i commenti posta il tuo commento |
Dopo Todi, a proposito dell'Unione di Centro
Venerdì scorso, 20 febbraio 2009, sono intervenuto a Todi nel seminario organizzato dalla Fondazione Liberal e dall'Udc sul tema Dove sono oggi i Liberi e Forti? La sala dell'Hotel Bramante, dove si svolto il seminario, era affollatissima, molti erano in piedi! Coloro che sono intervenuti prima di me, a partire da Ferdinando Adornato, avevano sostenuto, sia pure con accenti diversi, la necessità di superare finalmente la diaspora dei cristiani in politica. Adornato in particolare aveva tra l'altro detto; Oggi è tempo di un grande partito di Centro di ispirazione cristiana e liberale. Io ho esordito affermando che quanto avevo ascoltato era musica per le mie orecchie. Poi ho chiesto di potermi togliere qualche sassolino dalle scarpe. Ma dove eravate sul finire del millennio? dove eravate – ho chiesto rivolgendomi al pubblico ex popolare – nel gennaio del 2002, quando a Roma si è svolto l'ultimo congresso nazionale del Ppi? Io sono stato uno dei pochi a votare contro la sospensione delle attività del Ppi, perché era già scritto il percorso che, attraverso la Margherita, sarebbe approdato al Partito Democratico. Io non mi sono iscritto né alla Margherita, né al Ccd-Udc; in quei mesi, dopo il primo congresso della Margherita a Parma, ho proposto ad altri amici, in crisi come me, di fondare una casa per contribuire a superare la diaspora dei cristiani in politica mettendo al centro il Diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento e lungo tutto il suo sviluppo sino alla morte naturale; chiamammo questa casa SOLIDARIETÀ - Libertà, Giustizia e Pace. Ora quella nostra aspirazione sembra materializzarsi! Ne sono felice! Ancora un'osservazione. Nella brochure di invito qui a Todi sono indicate quattro grandi questioni: 1) La questione istituzionale; 2) La questione giudiziaria; 3) La questione dell'unità nazionale e del sistema delle autonomia; 4) La questione della modernizzazione economica. Ebbene è stata dimenticata la questione più importante: la QUESTIONE ANTROPOLOGICA! Ricordiamo l'ammonimento di Giovanni Paolo II il Grande: la questione sociale del nuovo millennio è la questione del Diritto alla vita. Ne è la riprova anche la drammatica vicenda di Eluana Englaro e il dibattito sul testamento biologico e sul fine vita. Infine ho fatto un invito: poiché i Liberi e Forti non sono soltanto qui a Todi, ritroviamoci venerdì 27 febbraio a Roma, nell'Aula Paolo VI della Pontificia Università Lateranense, per rispondere alla domanda: Come costruire il massimo di unità politica tra i cristiani e le persone di buona volontà in vista delle elezioni europee del 6/7 giugno? postato il 2009-02-23 15:54:03 leggi i commenti posta il tuo commento |
Eluana, un caso che chiede un maggiore impegno pro Life
Ora tocca solo a Beppino Englaro dire la parola fine alla vita terrena di sua figlia Eluana, in stato vegetativo dal 1992 in seguito ad un incidente stradale. lo ha deciso la Corte di Cassazione dichiarando inammissibile il ricorso con il quale la Procura di Milano si era opposta al decreto con il quale, nel luglio scorso, la Corte di Appello di Milano aveva autorizzato a sospendere l' alimentazione artificiale con la quale, in questi anni, Eluana è stata nutrita. La notizia ha provocato in me insieme un senso di gelo e un rafforzamento del desiderio di vedere finalmente l'affermazione di un progetto come quello di SOLIDARIETA affinché al centroi di ogni politica vi sia il diritto alla Vita di ogni essere umano dal concepimento e lungo l'arco del suo sviluppo sino alla morte naturale. Un senso di gelo. Da padre, come sono, mi chiedo come un padre possa desiderare la morte di una propria figlia, sia pure come nel caso certamente doloroso e angosciante come quello di Eluana Englaro. Mi chiedo come un padre, umanamente, possa lasciar morire di fame e di sete una figlia, sia pure adeguatamente sedata. Un sempre maggiore impegno pro Life. La vicenda giuridica di Eluana dimostra come la vita umana non sia adeguatamente protetta dalla legge. Non è protetta all'inizio della vita (il bambino non ancora nato può essere legalmente ucciso con l'aborto procurato). Non è sufficientemente protetta, come si vede, quando l'essere umano si trova in difficoltà a causa di gravissimi traumi o di malattie invalidanti. Come non essere pertanto arciconvinti della necessità di riformare la legge sull'aborto procurato, affinché sia reale la tutela della maternità, e della necessità di respingere ogni tentativo (anche solo mascherato) di introdurre nella legislazione l'eutanasia legale? Per quanto mi riguarda personalmente sono più che determinato nel proseguire il cammino iniziato sul finire del 2002 con la fondazione di SOLIDARIETA (www.solidarieta-italia.eu) e nel domandare ai lettori di queste mia parole di associarsi in questa impresa certamente difficile e controcorrente che è SOLIDARIETA. Infine un aneddoto di poche ore fa. Mi trovavo nell'ufficio di una autofficina. Ale due dipendenti che vi si trovavano ho dato la notizia: Ora potranno far morire di fame Eluana, ulteriore passo verso l'introduzione dell'eutanasia legale. Una delle due impiegate sbotta: Io sono favorevole all'eutanasia. In Italia non si può togliere la sofferenza, solo perché c'è il Papa. Io le ho risposto: Togliere la sofferenza è altra cosa, con l'eutanasia si toglie la vita. Poi le ho spiegato che si può procedere in due modi: con l'eutanasia attiva, cioè con una iniezione di veleno. Silenzio. o con l'eutanasia passiva, cioè con il sopprimere anche le cure ordinarie, l'idratazione e l'alimentazione, cioé con il lasciar morire di fame e di sete, come,ora, nel caso di Eluana. Noooo...così noooo...: ha replicato la giovane impiegata. Concludo questo mio intervento, con questo aneddoto, per dare speranza, nonostante tutto. La risposta di questa giovane impiegata dimostra che la parola eutanasia fa ancora orrore, se correttamente spiegata nel suo significato. Quindi, caro lettore, abbi coraggio e aiutaci a far trionfare la Vita sulla morte. postato il 2008-11-13 19:35:34 leggi i commenti posta il tuo commento |
Con il Diritto alla vita, difendiamo la democrazia
Il nuovo Parlamento italiano è la più sincera espressione del volere popolare? Mi sono posto questa domanda dopo aver letto i risultati delle elezioni politiche del 13-14 aprile 2008, che hanno determinato l’uscita dal Parlamento di partiti e movimenti politici di destra e di sinistra, che non sono riusciti a superare lo sbarramento del 4 per cento a livello nazionale nel voto per la Camera dei Deputati e quello dell’8 per cento a livello regionale nel voto per il Senato della Repubblica. Mi sono chiesto e mi chiedo se tutto ciò sia un bene, anche se molti degli esclusi, forse la gran parte, sono politicamente avversari di SOLIDARIETÀ, considerato che per costoro la legge 194/1978 sull’aborto procurato è ancora un tabù da non toccare, così come ufficialmente lo è per i partiti rappresentati. A questa domanda mi sono risposto senza esitare: non è un bene. E con il passare dei giorni questa mia convinzione si rafforza. Del resto, noi di SOLIDARIETÀ, non a caso, abbiamo scelto di impegnarci affinché lo Stato sia la più sincera espressione del volere popolare e per questo domandiamo la riforma dell'istituto parlamentare sulla base della rappresentanza proporzionale. Lo abbiamo fatto lanciando al Paese il Nuovo Appello ai Liberi e Forti (Milano - Pergusa, 21-25 maggio 2003) e l’Appello agli europei coraggiosi e di buona volontà. (Cracovia, 17 marzo 2007): perché gli Stati siano la più sincera espressione del volere popolare, domandiamo la riforma degli istituti parlamentari sulla base della rappresentanza proporzionale. Che fare allora qui in Italia nei prossimi mesi? A mio avviso, noi di Obiettivo del referendum Segni-Guzzetta è, infatti, il superamento del bipolarismo con un bipartitismo bloccato senza voti di preferenza, cioè il consolidarsi di una forma-Stato già oligarchica (senatori e deputati sono stati nominati e non eletti), in cui possano comandare solo i cosiddetti poteri forti (lobby finanziarie e massoniche), alfieri del pensiero unico e del relativismo. Noi di SOLIDARIETÀ, con il Diritto alla vita di ogni essere umano sin dal concepimento, difendiamo la democrazia. postato il 2008-05-15 22:30:18 leggi i commenti posta il tuo commento |
Europee 2009 / Lettera all'Assemblea del Mpv (Chianciano 29-30 marzo 2008)
Nel trentesimo triste anniversario della legge 194 sull’aborto procurato, ho pensato di indirizzare all'assemblea nazionale del Movimento per la vita italiano un appello affinché alla celebrazione del trentesimo non debba seguire, fra altri trent’anni, quella del sessantesimo anniversario di questa legge che Giorgio La Pira definì integralmente iniqua, così come integralmente iniqua lo è ancora oggi. L'appello che ho rivolto all'assemblea del Movimento per la vita è quello agli europei coraggiosi e di buona volontà: Presentiamoci uniti nella vita politica dell’Unione Europea e, in nome di SOLIDARIETÀ - Libertà, Giustizia e Pace, richiediamo l'adesione al nostro programma a tutte le persone di buona volontà, senza distinzioni; a quanti sanno congiungere il giusto senso dei diritti e degli interessi nazionali ed europei con un sano internazionalismo; a quanti apprezzano e rispettano il Diritto alla vita di ogni essere umano sin dal concepimento e in tutto l’arco del suo sviluppo sino alla morte naturale. L’occasione sono le prossime elezioni europee, le uniche che ci sono rimaste con il sistema proporzionale puro e con voto di preferenza. Non dobbiamo perdere questa occasione, se vogliamo che anche in Italia i sostenitori del Diritto alla vita possano contare di più. A partire dai primi del prossimo mese di novembre dovremo raccogliere in Italia almeno 150.000 firme per presentare le liste di SOLIDARIETÀ alle europee 2009. Una sfida difficile, ma non impossibile! postato il 2008-04-01 10:13:58 leggi i commenti posta il tuo commento |
Elezioni europee 2009: traguardo importantissimo per i pro Life
Il 13-14 aprile 2008 in Italia si voterà per rinnovare il Parlamento italiano. Noi di SOLIDARIETÀ in questa tornata elettorale non saremo in campo. Avendo aderito in questa fase politica alla Rosa bianca per l'Italia, alcuni di noi si erano dichiarati disponibili alla candidatura nell'Unione di Centro (candidato premier Pierferdinando Casini), ma lunedì mattina, 10 marzo, si è definitivamente rotta la trattativa per le candidature tra Rosa bianca per l'Italia e UDC. Non sappiamo come si sono svolte le trattative. Sappiamo solo che ai candidati proposti da SOLIDARIETÀ non è stato concesso il minimo spazio, così come non è stato concesso uno spazio adeguato ai candidati proposti dalla Rosa per l'Italia, un fiore che è già appassito, a giudicare dalla delusione che molti esprimono nei blog della Rosa e dei suoi leader. Per noi di SOLIDARIETÀ questa vicenda elettorale è ormai un capitolo chiuso; andiamo oltre e puntiamo alle elezioni europee 2009, le uniche rimaste a sistema proporzionale puro; un traguardo importantissimo per tutti i pro Life europei, per tutti coloro che vogliono vedere il Diritto alla vita SIN DAL CONCEPIMENTO al centro della politica. Chi vuole collaborare con noi di SOLIDARIETÀ nella campagna elettorale europea, può farsi avanti postando un proprio commento, dopo aver letto il programma elettorale, che abbiamo varato a Parigi, il 18-19 gennaio scorso, con il secondo convegno europeo di SOLIDARIETÀ. CORAGGIO. Ora inizia la fase organizzativa per preparare liste e la raccolta delle firme lungo tutti i 180 giorni che precedono le elezioni europee, che si terranno probabilmente il 14-15 giugno 2009. postato il 2008-03-11 21:53:51 leggi i commenti posta il tuo commento |